MISURA LA POSTURA

[:it]Che differenza c’e’ fra una pedana baropodometrica ed una stabilometrica?[:]

[:it]Sono strumenti completamente differenti che servono a scopi completamente differenti. Partiamo da un esempio pratico: in Italia abbiamo una grandissima azienda che produce sia trattori che auto sportive. Entrambe le linee di produzione utilizzano tecnologie elevatissime ed entrambe hanno costi elevati ma destinazioni di utilizzo differenti. Il paragone puo’ essere calzante per rispondere alla domanda: la stabilometria studia il comportamento del soggetto fermo nella sua posizione eretta mentre la baropodometria viene utilizzata per l’analisi della deambulazione, quindi nella fase dinamica. E’ anche vero che e’ possibile far rimanere fermo il paziente posizionandolo su una pedana baropodometrica ma gli elementi che “trasducono” (che rilevano) il carico pressorio sono di concezione completamente diversa. In genere le pedane stabilometriche utilizzano pochi trasduttori a Strain gauge (in un numero compreso fra 3 e 8; si veda https://en.wikipedia.org/wiki/Strain_gauge ), gli stessi utilizzati in una comune bilancia. Le baropodometrie rilevano il carico con elementi che possono essere costruiti con varie tecnologie (resistivi, capacitivi, resistivi/capacitivi ecc) che pero’ non possono competere come precisione con un trasduttore a Strain Gauge e di conseguenza potrebbero fornire indicazioni meno precise nella fase statica. I costi delle due tipologie di sensori sono anch’essi estremamente differenti. Molto piu’ elevati per gli strain gauge, molto piu’ bassi per i sensori pressori. Ovvio anche capire il motivo: mentre in una stabilometrica i sensori sono pochi, nelle baropodometriche i sensori sono migliaia (anche decine di migliaia in certi casi) e quindi se il loro costo fosse elevato il prodotto finale avrebbe un costo proibitivo. Questo comunque non toglie la possibilita’ al baropodometro di rilevare le aree dell’appoggio podalico con maggior peso e di studiarne quindi la distribuzione sui due arti nell’esame statico. Nello strumento baropodometrico è da evidenziare l’impossibilità di rilevare variazioni di minima durata temporale: vengono quindi perse quelle oscillazioni del paziente superiori alla massima frequenza misurabile dallo strumento baropodometrico. Bisogna anche aggiungere che mentre per le Pedane Stabilometriche la tecnologia utilizzata per realizzare i sensori e’ praticamente sempre la stessa (tranne in alcuni casi in cui vengono utilizzate celle piezoelettriche), per le Baropodometrie le tecnologie sono differenti. Le piu’ economiche utilizzano celle resistive, le piu’ costose utilizzano celle capacitive. Mentre le prime forniscono un valore piu’ statistico che reale (non misurano infatti il peso del paziente  che deve essere infatti inserito nei dati iniziali), alcune capacitive invece riescono a rilevare anche l’esatto peso sia del paziente sia delle aeree interessate dal carico podalico. Pedane Baropodometriche con celle capacitive sono pero’ molto rare da trovare per il costo molto  elevato.  Approfondimenti al seguente link dove viene presentata la norma che ne regolamenta la produzione e commercializzazione. 

https://drive.google.com/file/d/1-bwdzqi8cXZdEW04lg5RomEUQ4NzpaiS/view?usp=sharing

Se necessitano ulteriori info scrivere a info@misuralapostura.it

 

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