La Pedana Stabilometrica è uno strumento ideato per studiare la postura del paziente e diagnosticare eventuali disturbi dell’equilibrio. Il suo utilizzo viene esteso anche per  poter monitorare una riabilitazione fisioterapica, per verificare un bite, o a completamento di un’analisi posturale. Misura la distribuzione del carico podalico, la proiezione del centro di massa sul piano d’appoggio del paziente  ed analizza i piccoli movimenti compiuti dal corpo umano in posizione statica ed eretta. Tramite appositi test standardizzati e l’elaborazione informatica dei dati risultanti, viene anche quantificato il contributo delle varie componenti del sistema posturale: vestibolare, visiva, propriocettiva, occlusale e cervicale. Il suo utilizzo si estende anche in ambito medico-legale per stabilire l’effettiva autenticità di disturbi riferibili a colpi di frusta o ad altre cause.

IL PESO E LE DIMENSIONI CONTENUTE NE FANNO UNO STRUMENTO ESTREMAMENTE VERSATILE E FACILE DA TRASPORTARE

Stabiloboard utilizza 6 celle di carico a strain gauge professionali ed una scheda di acquisizione dati che ne permette il collegamento al PC tramite connessione USB. E’ possibile configurare la durata dell’analisi (permanenza sulla pedana per l’esame), la percentuale della superficie relativa al calcolo dell’ellisse di confidenza (ad esempio 85 – 90 – 95%); vengono inoltre riportati i risultati dei calcoli a 5Hz (simulando l’acquisizione a 5Hz) per poter comparare i risultati  con l’enorme quantita’ di studi proposto in letteratura e facilmente reperibile.

Stabiloboard segue le direttive delle nuove normative in vigore dal 2015 ed e’ certificata secondo il DDM 93/42 come dispositivo medico classe I da azienda certificata ISO 9001 e ISO 13485.

Stabiloboard permette di testare il paziente nella sua posizione naturale spostando le celle di carico (elementi di rilevazione del peso) sotto i punti di pressione universalmente riconosciuti come teste metatarsali del primo, del quinto metatarso e del calcagno. Non costringendo il paziente in posizione obbligata viene rilevato l’esatto carico podalico ottenendo ripetibilita’ ed accuratezza dell’analisi molto elevate. L’operazione e’ semplice e veloce utilizzando la griglia rappresentata sui piani d’appoggio. E’ possibile anche analizzare il paziente od un intero gruppo di pazienti in posizione predefinita dando per tutti le medesime istruzioni per il posizionamento dei piedi, utilizzando sempre gli stessi riferimenti sulla griglia rappresentata sui piani d’appoggio.

E’ di fondamentale importanza lo studio dello stabilogramma e di come si forma, altrettanto importante e’ rilevarlo senza introdurre disturbi come ad esempio la costrizione in una posizione innaturale; per questo la griglia presente sulla base della pedana non propone posizioni predefinite ma lascia libero il paziente di assumere la sua posizione naturale, sara’ compito di chi esegue l’analisi indicare i punti di carico facendo riferimento alla griglia disegnata. Si ottiene cosi’ un rapporto tra distribuzioni di carichi reale e la distribuzione ipotizzata dagli studi del Kapandji. Il punto di riferimento che Kapandji assumeva come standard è quello che si posiziona nel centro del triangolo avente come vertici gli estremi del piede sottostanti il primo e il quinto metatarso ed il calcagno con rispettivamente il 17%, il 33% ed il 50% del carico totale dell’arto. (Regola del “6” – I.A.Kapandji “Fisiologia Articolare, Arto Inferiore, capitolo V pag. 236” in riferimento agli studi del Dr. Dudley Morton del 1935).

SW pedana mod 002Le celle di carico si possono ora porre sotti i punti di carico (contradistinti dalle lettere “A”, “B” e “C” della figura precedente. Verra’ rilevato il carico in quei tre punti e cio’ fornisce la possibilita’ di verificare il soggetto in esame nella sua posizione naturale ma soprattutto come viene variato il carico d’appoggio podalico a seguito di un trattamento o per valurìtare una afferenza. La distanza fra il punto di riferimento ed il reale baricentro del paziente viene misurata in millimetri: questo dato risulta essere ripetibile nel tempo. L’inserimento di fattori perturbanti quali trattamenti fisioterapici, bite, plantari ecc. sono quindi misurabili e confrontabili con un’analisi successiva. Questo facilita il rilievo di patologie ascendenti o discendenti, la corretta esecuzione di un bite, l’effetto di una ginnastica riabilitativa e altro. Il software GPA permette con un’unica anagrafica di raccogliere i dati relativi all’anamnesi del paziente, del
tracciato stabilografico acquisito con la pedana stabilometrica, delle foto di piu’ proiezioni del paziente (tramite fotocamera dedicata),SW pedana mod 001
dei livelli di mobilita’ del tratto cervicale (rotazioni, flesso/estensioni ed inclinazioni laterali) tramite il cervical ROM in versione a cavo o bluetooth, dell’analisi del movimento tramite accelerometri da porre su varie parti del corpo. In seguito e’ possibile memorizzare in formato elettronico la completa analisi per la consegna al paziente su supporto elettronico (chiavetta USB) o inviarla tramile email, oppure stamparla per dare l’opportunita’ al paziente di conservarla ed esibirla ai vari specialisti coinvolti al fine di attivare un percorso multidisciplinare ed una facilitazione allo scambio di dati ed opinioni. I dati sono esportabili in formato Excel per ulteriori elaborazioni personali, ricerche scientifiche, applicazioni matematiche (es. Matlab ecc.).

E' POSSIBILE VALUTARE IL CARICO DI UN QUALSIASI PUNTO DI APPOGGIO PODALICO

Le croci all’interno dei triangoli rappresentano il baricentro teorico se il soggetto rispettasse la “regola” del Kapandji, cioe’ se il peso venisse distribuito al 16% sul quinto metatarso, al 33% sul primo metatarso ed il 50% sul tallone. I grafici in azzurro rappresentano invece le reali distribuzione dei carichi del paziente ed il relativo movimento compiuto sia dai singoli arti che dalla risultante totale (nel mezzo fra i triangoli). Questo permette di valutare i compensi in modo singolo nei due emisomi.

NOVITÀ ASSOLUTA LA RAPPRESENTAZIONE DEL "GOMITOLO" DISEGNATO CON COLORE DIFFERENTE A SECONDA DELLA VELOCITÀ DELLO SPOSTAMENTO DEL PAZIENTE DURANTE L'ESAME